venerdì 29 luglio 2016

Irene Nemirovsky

Ma perché arrivi (intendo un amore autentico, onesto e sano) la cosa migliore è non pensarci troppo, non invocarlo. Altrimenti ci si inganna. Si mette la maschera dell'amore sul primo e più rozzo dei volti.
Irene Nemirovsky, Il calore del sangue

Vincent Van Gogh

SIGNORE DI ARLES (1888)
Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo
In una lettera del 16 novembre 1888 Vincent Van Gogh descrive il dipinto alla sorella Wilhelmina, con parole significative che rivelano gli intenti dell'artista...

..."delle due donne che passeggiano la più giovane porta uno scialle scozzese verde e arancio e un parasole rosso. La vecchia ha uno scialle viola-blu quasi nero... dietro alcuni cedri o cipressi verde smeraldo... so che non può rassomigliare al vero, ma per me l'insieme rende il carattere poetico e lo stile del giardino così come io li sento. Egualmente supponiamo allora che non vi sia nessuna, assolutamente nessuna somiglianza volgare e fatua; la scelta deliberata del colore, il viola scuro crudamente chiazzato dal giallo limone delle dalie, mi fa venire in mente la personalità della mamma..."

Marta Marzotto

“Perdonate. Ma non dimenticate. Ogni tanto, ricordate E l’unico perdono totale resta comunque, e sempre, soltanto la vendetta”.
Marta Marzotto

Marta Marzotto

Marta Marzotto in her garden with her Portrait by Renato Guttuso, 1986 - photo by Helmut Newton

Marta Marzotto

Accennate il primo passo, se vi va. Potete avere chi volete.
- Marta Marzotto

Marta Marzotto

Ho sempre pensato a come farmi rimpiangere quando non ci sarò più. Perciò mi sono preparata da sola un regalo di immortalità. Ho finanziato il restauro della Madonna del libro custodita nel museo Poldi Pezzoli di Milano, dipinta da Sandro Botticelli 500 anni fa. Ora durerà per altri 500 anni. In un mondo in cui dopo cinque minuti tutto finisce, ho voluto qualcosa che rimanesse. L'ho fatto per ricordare Annalisa [la figlia morta nel 1989].

- Marta Marzotto

Coloro che vivono d'amore vivono d'eterno

"Sei il mio miele, il mio sangue, il mio respiro, il mio amore.”
(Renato Guttuso a Marta Marzotto)