mercoledì 13 luglio 2016

Fabrizio De Andrè

“E ora viaggi, vivi, ridi o sei
perduta col tuo ordine discreto dentro al 
cuore? 
Ma dove, dov’è il tuo amore?”
Fabrizio De Andrè, Hotel Supramonte

Leaving and Forgetting, Joshua Jensen-Nagle



Cesare Pavese

No, qui stanno male, ma nessuno va via.
- Cesare Pavese, La luna e i falò.

martedì 12 luglio 2016

Pablo Neruda

Ti amo perchè ti vedo riflessa in tutto ció che c'è di bello.
—  Pablo Neruda

Vasco Pratolini

Olga mi chiese: “Ma come si fa ad essere sicuri di amare?” Improvvisamente mi vennero delle parole alle labbra; senza una percezione della posta che stavo giocando, dissi: “È facile, credo. Quando si pensa ad una persona giorno e notte, e non si è felici se non accanto a lei, allora siamo innamorati. Io per esempio, sono ormai sicuro di non amare che te”.
— 
Vasco Pratolini - Il Quartiere

Alle 22.55 su Rai Movie sarà trasmesso "Quando sei nato non puoi più nasconderti " film del 2005 diretto da Marco Tullio Giordana e ispirato al romanzo omonimo (2003) di Maria Pace Ottieri.
Il titolo del film è la traduzione italiana di un'espressione africana sentita dal protagonista Sandro da un migrante incontrato nella sua città. Il detto vuole significare che la stessa nascita segna il passaggio ad una vita difficile che devi affrontare con le tue forze e a cui non puoi sfuggire nascondendoti, evitando di fare le tue scelte.
Il film, che tratta il problema dell'emigrazione clandestina, è stato presentato in concorso al 58º Festival di Cannes.
A proposito di questa opera, il regista Marco Tullio Giordana ha dichiarato: «Volevo raccontare con gli occhi ancora innocenti e perfino riconoscenti di un bambino che è stato salvato da loro chi sono questi migranti. Sandro scopre che sono molto simili a lui, che sono governati dagli stessi sentimenti, che può nascere l'amicizia, l'amore, il bisogno l'uno dell'altro, in modo assolutamente sincero».

lunedì 11 luglio 2016

Giorgio Armani

 Lo stile è avere coraggio delle proprie scelte, e anche il coraggio di dire di no. È gusto e cultura
- Giorgio Armani

domenica 10 luglio 2016

Marcel Proust

D’altronde, la gelosia è una di quelle malattie intermittenti la cui causa è capricciosa, dispotica, sempre identica nello stesso malato, a volte completamente diversa in un altro. Certi asmatici non riescono a superare la crisi se non spalancando le finestre, respirando vento e aria pura in altitudine, mentre altri devono rifugiarsi al centro della città, in una camera affumicata. Non c’è, si può dire un solo geloso la cui gelosia non ammetta certe deroghe. Il tale consente ad essere ingannato purché glielo si dica, il talaltro a patto che glielo si nasconda, nel che l'uno non è meno assurdo dell'altro, perché se il secondo finisce con l'essere più compiutamente ingannato per il fatto che gli si dissimula la verità, il primo va a cercare, in quella verità, l'alimento, l'estensione, il rinnovo delle sue sofferenze.
— Marcel ProustAlla ricerca del tempo perduto, “La Prigioniera"