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venerdì 24 aprile 2020

Cortazar

"Quel che molta gente definisce amare consiste nello scegliere una donna e sposarla. La scelgono, te lo giuro, li ho visti. Come se si potesse scegliere in amore, come se non fosse un fulmine che ti spezza le ossa e ti lascia lungo disteso in mezzo al cortile. Tu dirai che la scelgono perché-la-amano, io invece credo che avvenga tutto all’aicsevor. Beatrice non la si sceglie, Giulietta non la si sceglie. Tu non scegli la pioggia che t’inzupperà le ossa all’uscita di un concerto”.

-  Julio Cortázar, Il gioco del mondo
(Rayuela)

mercoledì 22 aprile 2020

Serena Dandini

Siamo tutti figli di un analfabetismo sentimentale che considera la prevaricazione e la violenza come aspetti possibili
della relazione tra un uomo e una donna, un dato di fatto che vede i maschi e le femmine imprigionati in questi ruoli
rigidi… Ma solo se saremo uniti riusciremo a vincere.
Sempre più spesso i delitti avvengono per l'incapacità di elaborare il lutto di una separazione, per la difficoltà di trasformare in dialogo la frustrazione di un fallimento.
Le donne hanno imparato a lottare per la loro autonomia economica, cominciano a trovare il coraggio per inventarsi una vita diversa, anche a costo di stare da sole con i figli; gli uomini invece non ce la fanno a lasciarle andare, non reggono l’abbandono che è vissuto come un affronto atavico che colpisce e annienta orgoglio e amor proprio (…) in Italia le leggi per proteggere le vittime della violenza ci sono, ma non vengono sempre applicate in modo efficace (…) Se pensiamo che in Italia il delitto d’onore è stato abolito solo nel 1981 e da allora molto poco è stato fatto e quel poco male applicato, ecco che questa situazione non ci stupisce più di tanto (…) Finché il tema non sarà al primo posto della famosa agenda di qualsiasi nuovo governo, le donne non si fermeranno e si faranno sentire con ogni mezzo.

[da “Ferite a morte”, di Serena Dandini]

domenica 4 novembre 2018

Consigli di lettura

Montse Barderi,giornalista e scrittrice catalana e specialista in comunicazione, espone un concetto principe: non ha senso vivere nella sofferenza illudendosi che tutto cambierà. Accontentandosi delle briciole di un sentimento che vorremmo completo. Fondamentale appurare se l'altro sia nobile e si preoccupi per te .

domenica 22 luglio 2018

Vivere è, insieme, accumulo e perdita

Vivere è, insieme, accumulo e perdita. Incontrarsi e dirsi addio. Volti, nomi, storie, sentimenti, persone. Ci vengono incontro, ci affiancano, ci accompagnano per un tratto di strada; poi se ne vanno, prendono altre vie, altri sentieri; a volte si fermano, e rimangono lì, e ci guardano allontanarci e diventare sempre più piccoli, sempre più distanti, mentre proseguiamo il cammino e spesso neppure ci voltiamo indietro, presi da mille pensieri, gli occhi e la mente intenti alla prossima meta. Ma ci lasciano, tutti, qualcosa. Un fardello piccolo o grande, prezioso sempre; ci lasciano il balsamo misterioso e dolcissimo dell’assenza.
L’assenza è una voce che non sentiremo più, eppure ci parlerà dal profondo del cuore nell’ora più buia, nel giorno più difficile. L’assenza è una mano che puoi stringere forte quando ogni altra mano ti sfuggirà e il coraggio parrà venirti meno. L’assenza è un ricordo che a chiunque – ma non a te – parrà banale, è una fotografia in bianco e nero, una frase che contiene un mondo, una cantilena imparata non sai più quando e dove, un sorriso, un’amarezza seppelliti nella memoria. E’ una sera d’estate con le nuvole alte nel cielo, antichi re delle fiabe che partono per l’esilio; è una strada ripercorsa tante volte, è il Natale come lo aspettavano i bambini, un giardino misterioso come la giungla nera, un pomeriggio giocato all’ombra di un cortile, mitologia quotidiana, lessico familiare, epopea domestica.L’assenza è il tempo che ti pareva inesauribile e invece non c’è più, il tempo per tutto ciò che non hai saputo dire, che non hai potuto fare; è il rimorso per un bacio mai dato, per una lettera non spedita, per le parole inutili e i silenzi crudeli. E’ l’amore che ti porti dentro, è quello che resta quando tutto finisce. Il rendiconto ultimo, il significato del vivere.
Gabriele Ferraris
(La Stampa, Torino Sette, 4 Giugno 2004)

domenica 3 settembre 2017

Il diritto all'allegria

"L'abitudine di amare spesso smorza l'amore, lo debilita. Bisogna amare a margine di ogni abitudine, in modo improvvisato. L'amore è più sicuro quando ci coglie di sorpresa e disorienta l'abitudine."
— Mario Benedetti, da "Il diritto all'allegria "

sabato 2 settembre 2017

Storie d'amore

Tante, tante cose ti vorrei dire che mi si affollano alla mente e mi gonfiano in cuore e che diventano fredde e sciocche nella carta.
Questo solo ti dico, che ti ho ancora e sempre dinanzi agli occhi, e ti accompagnano in ogni ora della tua giornata, e sento che mi manca la più cara e la miglior parte di me stesso. Come hai fatto a prendermi così?
da una lettera di Giovanni Verga a Dina Castellazzi (1900)

giovedì 31 agosto 2017

Bertolt Brecht

Un giorno di settembre, il mese azzurro,
tranquillo sotto un giovane susino
io tenni l'amor mio pallido e quieto
tra le mie braccia come un dolce sogno.
E su di noi nel bel cielo d'estate
c'era una nube ch'io mirai a lungo:
bianchissima nell'alto si perdeva
e quando riguardai era sparita

E da quel giorno molte molte lune
trascorsero nuotando per il cielo.
Forse i susini ormai sono abbattuti:
Tu chiedi che ne è di quell'amore?
Questo ti dico: più non lo ricordo.
E pure certo, so cosa intendi.
Pure il suo volto più non lo rammento,
questo rammento: l'ho baciato un giorno.

Ed anche il bacio avrei dimenticato
senza la nube apparsa su nel cielo.
Questa ricordo e non potrò scordare:
era molto bianca e veniva giù dall'alto.
Forse i susini fioriscono ancora
e quella donna ha forse sette figli,
ma quella nuvola fiorì solo un istante
e quando riguardai sparì nel vento.
— Ricordo di Maria A., Bertolt Brecht

Ivano Fossati

Benvuto anche il tuo nome fra le future nostalgie.
— Settembre , Ivano Fossati

Nazim Hikmet

Lipsia, settembre 1961

Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
soprattutto se sono ippocastani
soprattutto se passano dei bimbi
soprattutto se il cielo è sereno
soprattutto se ho avuto, quel giorno,
una buona notizia
soprattutto se il cuore, quel giorno,
non mi fa male
soprattutto se credo, quel giorno,
che quella che amo mi ami
soprattutto se quel giorno
mi sento d’accordo
con gli uomini e con me stesso
veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
dei viali d’ippocastani.
Nâzim Hikmet

Vivian Lamarque

Ti scrivo dal balcone
dove resto ancora un poco questa sera
a guardare l’orto al sole di settembre
a mangiare pane e olio e foglie piccole di basilico
ti scrivo meno fiera di quello che vorresti
sono una donna forte sì
ma con anche continue tentazioni di non esserlo
di lasciarmi sciogliere d’amore al sole
e carezzarti e baciarti un po’ più di quello che tu vuoi
ti scrivo dal balcone
guardando il fico pieno di frutti
e il pero con le foglie malate
ho qualche pensiero triste
e due o tre sereni.
Vivian Lamarque

sabato 22 luglio 2017

Marguerite Yourcenar

A volte si vive per anni con degli amici, è un'occasione rara. Altri amici vanno e vengono a seconda delle loro occupazioni o noi delle nostre. Alcuni stanno con noi mesi, giorni o solamente poche ore, ma ogni amicizia è una conquista durevole.
Credo del resto che l'amicizia, come l'amore, del quale ha un pò la stessa natura, possa paragonarsi a una figura di danza ben riuscita, ci vogliono molto slancio e molto controllo, molta energia e tanta delicatezza, molte parole e molti silenzi e soprattutto molto rispetto.
Marguerite Yourcenar

Umberto Galimberti

L’amore si sa, è una storia a due, dove entrambi per una stagione hanno aderito agli inganni di eros. E la possibilità di essere vittime di un tradimento deve essere messa in conto nel giorno stesso in cui ci si incanta per amore, perchè il tradimento appartiene all’amore come il giorno alla notte. Solo gli amanti, infatti, possono tradirsi. Ignorarlo è infantile, e dice di noi che siamo rimasti ancora in quella condizione in cui, nei primi anni della nostra vita, abbiamo sperimentato quell’amore incondizionato che è proprio delle madri e dei padri, ma mai degli amanti.
Io sto con Joseph Conrad là dove dice: “Tradire. Parola grossa: che significa tradimento? Di un uomo si dice che ha tradito il paese, gli amici, l’innamorata. In realtà l’unica cosa che l’uomo può tradire è la sua coscienza.” 
E sia la vendetta sia il perdono sono senz’altro tradimenti della coscienza.
Un antidoto alla nostalgia
- Umberto Galimberti 


giovedì 20 luglio 2017

sabato 24 giugno 2017

Carlo Mazzacurati

Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente. Sii gentile. Sempre”.
Carlo Mazzacurati

domenica 2 ottobre 2016

Massimo Gramellini

L’amore vive finché si fanno progetti e sogni in suo nome. Finché si coniugano i verbi al futuro. Finché coloro che si amano non smettono mai, almeno un po’, di mancarsi.
- Massimo Gramellini

martedì 20 settembre 2016

Marilyn Monroe

"È facile togliersi i vestiti e fare sesso. Le persone lo fanno continuamente.Ma aprire la tua anima a qualcuno, lasciarlo entrare nelle tue paure, nel tuo futuro, nel tuo sorriso… questo è essere nudi".
Attribuita a Marilyn Monroe 

domenica 18 settembre 2016

Roberto Vecchioni

«Quando due si lasciano, non parte chi se ne va: parte chi resta. Chi se ne va era partito già molto tempo prima. All’apparenza è lei a prendere la nave, lei a muoversi: ma è un falso movimento, il suo; è come se fossi io a camminare all’indietro, senza accorgermene. Per lei non c’è partenza, è ferma nel suo nuovo amore – non cambia stato la sua anima, quieto, alla fonda, il desiderio. È chi resta, invece, il solo a partire, cambiare condizione, forma del vivere, giornate, veglie, sussulti. È chi resta a non ritrovarsi più in quel posto, in quella geografia conosciuta di carezze e pensieri, e deve spezzare, andarsene, cambiar nome all’amore che non riconosce. È di chi resta l’unica partenza».
Roberto Vecchioni, Viaggi del tempo immobile

giovedì 1 settembre 2016

Anaïs Nin

Io, con un istinto profondo, scelgo un uomo che esige la mia forza, che fa richieste enormi su di me, che non mette in dubbio il mio coraggio o la mia durezza, che non mi crede ingenua o innocente, che ha il coraggio di trattarmi come una donna.
- Anaïs Nin


Jorge Luis Borges

Con ogni addio impari.
E impari che l’amore non è appoggiarsi a qualcuno e la compagnia non è sicurezza.
E inizi a imparare che i baci non sono contratti, e i doni non sono promesse.
Jorge Luis Borges