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domenica 3 settembre 2017

Il diritto all'allegria

"L'abitudine di amare spesso smorza l'amore, lo debilita. Bisogna amare a margine di ogni abitudine, in modo improvvisato. L'amore è più sicuro quando ci coglie di sorpresa e disorienta l'abitudine."
— Mario Benedetti, da "Il diritto all'allegria "

Il diritto all'allegria

"Di tutti i tempi, i vecchi e i nuovi, restano i trucioli della vita. Nonostante gli eserciti invasori, le religioni che benedicono le guerre, i professionisti della tortura, gli imperi dello schifo, i padroni del petrolio, il fanatismo dei missili. Nonostante tutto, restano i trucioli della vita. Li abbracciamo e ci affidiamo a loro, con loro nutriamo la nostra debole coscienza e alimentiamo sogni e fantasticherie."
— Mario Benedetti, da "Il diritto all'allegria" 

mercoledì 16 agosto 2017

Mario Benedetti

Abbiamo diritto all’allegria. A volte è fumo, nebbia o un cielo velato, ma dietro questi contrattempi c’è lei, in attesa. Nell’anima c’è sempre una fessura a cui l’allegria si affaccia con le pupille vispe. E allora il cuore si fa più vivace, abbandona la quiete ed è quasi uccello. (…) L’allegria sopraggiunge dopo le assenze, alla fine delle nostalgie. Quando ritroviamo ciò che amiamo e la sua unanime rivelazione, è normale che la gioia ci abbracci e ci venga voglia di cantare, anche se non abbiamo voce, anche se siamo rauchi dei dolori passati.
Mario Benedetti, Il diritto all’allegria

giovedì 20 luglio 2017

lunedì 10 aprile 2017

Mario Benedetti

Come farti capire che c'è sempre tempo?
Che uno deve solo cercarlo e darselo,
Che nessuno stabilisce norme salvo la vita,
Che la vita senza certe norme perde forma,
Che la forma non si perde con l'aprirci,
Che aprirci non è amare indiscriminatamente,
Che non è proibito amare,
Che si può anche odiare,
Che l'odio e l'amore sono affetti,
Che l'aggressione è perché si ferisce molto,
Che le ferite si rimarginano,
Che le porte non devono chiudersi,
Che la maggiore porta è l'affetto,
Che gli affetti ci definiscono,
Che definirsi non è remare contro corrente,
Che non quanto più forte si fa il segno più lo si scorge,
Che cercare un equilibrio non implica essere tiepido,
Che negare parole implica aprire distanze,
Che trovarsi è molto bello,
Che il sesso fa parte del bello della vita,
Che la vita parte dal sesso,
Che il “perché” dei bambini ha un perché,
Che voler sapere di qualcuno non è solo curiosità,
Che volere sapere tutto di tutti è curiosità malsana,
Che non c'è nulla di meglio che ringraziare,
Che l'autodeterminazione non è fare le cose da solo,
Che nessuno vuole essere solo,
Che per non essere solo devi dare,
Che per dare dovemmo prima ricevere,
Che affinché ci dìano bisogna sapere anche come chiedere,
Che sapere chiedere non è regalarsi,
Che regalarsi è, in definitiva, non amarsi,
Che affinché ci vogliano dobbiamo dimostrare che cosa siamo,
Che affinché qualcuno “sia” bisogna aiutarlo,
Che aiutare è potere incoraggiare ed appoggiare,
Che adulare non è aiutare,
Che adulare è tanto pernicioso come girare la faccia,
Che faccia a faccia le cose sono oneste,
Che nessuno è onesto perché non ruba,
Che quello che ruba non è ladro per suo piacere,
Che quando non c'è piacere nelle cose non si sta vivendo,
Che non ci si deve dimenticare che esiste la morte,
Che si può essere morto in vita,
Che si sente col corpo e la mente,
Che si ascolta con le orecchie,
Che costa essere sensibile e non ferirsi,
Che ferirsi non è dissanguarsi,
Che alziamo muri per non essere feriti,
Che chi semina muri non raccoglie niente,
Che quasi tutti siamo muratori di muri,
Che sarebbe meglio costruire ponti,
Che su di essi si va all'altro lato e si torna anche,
Che ritornare non implica retrocedere,
Che retrocedere può essere anche avanzare,
Che per il molto avanzare  non sorge prima  il sole,
Come farti sapere che nessuno stabilisce norme salvo la vita?
Come farti sapere che c'è sempre tempo? 
Mario Benedetti


lunedì 2 gennaio 2017

Mario Benedetti

Ora che inizio il giorno
rivedendo i tuoi occhi
e mi hai trovato bene
e ti trovo più bella
ora che finalmente
è tutto molto chiaro
dove è il tuo posto e dove è il mio
so per la prima volta
che avrò la forza
di costruire insieme a te
una amicizia così straordinaria
che dal vicino territorio dell'amore
quell'altro disperato
finiranno col guardarci con invidia
e si metteranno a organizzare
delle gite
per venire a domandarci come abbiamo fatto.
Mario Benedetti, Lovers go home


domenica 17 luglio 2016

Mario Benedetto

 Ogni tanto bisogna fare
una pausa
contemplarsi
senza l'abitudine quotidiana
esaminare il passato
dato per dato
tappa a tappa
mattonella per mattonella
e non piangersi le menzogne
ma cantarsi le verità. 
Mario Benedetti 

venerdì 4 settembre 2015

Mario Benedetti

Ai giovani
Che cosa resta da fare ai giovani in questo mondo di pazienza e nausea? Solo graffiti? Rock? Scetticismo? Ancora resta di non dire amen, di non lasciare che gli uccidano l’amore, recuperare la parola e l’utopia, essere giovani senza fretta e con memoria, situarsi in una storia che è la loro, non trasformarsi in vecchi prematuri. Che cosa resta da fare ai giovani in questo mondo di routine e rovina? Cocaina? Birra? Bravate? Resta loro respirare, aprire gli occhi, scoprire le radici dell’orrore, inventar pace anche in modo disordinato, trovare armonia con la natura, e con la pioggia ed i lampi, e col sentimento e con la morte, quella matta da legare e slegare. Che cosa resta da fare ai giovani in questo mondo di consumo e fumo? Vertigine? Assalti? Discoteche? Resta loro anche discutere con Dio, tanto se esiste che se non esiste tendere mani che aiutano, aprire porte tra il proprio cuore e quello dell’altro; soprattutto, resta loro fare futuro nonostante i meschini del passato e i saggi ipocriti del presente.
 Mario Benedetti

giovedì 4 settembre 2014

Mario Benedetti

Passiamo tutta la vita a sognare desideri irrealizzati, a ricordare cicatrici, a costruire artificialmente e falsamente ciò che avremmo potuto essere; costantemente ci freniamo, ci conteniamo, costantemente inganniamo e ci inganniamo; siamo sempre meno veri, più ipocriti; abbiamo sempre più vergogna della nostra verità.”
— M. Benedetti - Grazie per il fuoco


domenica 11 maggio 2014

Mi piace la gente che vibra . Mario Benedetti

Mi piace la gente che vibra,
che non devi continuamente sollecitare
e alla quale non c’è bisogno di dire cosa fare
perché sa quello che bisogna fare e lo fa.
Mi piace la gente che sa misurare le conseguenze
delle proprie azioni, la gente che non lascia le soluzioni al caso.
Mi piace la gente giusta e rigorosa,
sia con gli altri che con se stessa,
purché non perda di vista che siamo umani
e che possiamo sbagliare.
Mi piace la gente che pensa
che il lavoro collettivo, fra amici, è più produttivo dei caotici sforzi individuali.
Mi piace la gente che conosce l’importanza dell’allegria.
Mi piace la gente sincera e franca,
capace di opporsi con argomenti sereni e ragionevoli.
Mi piace la gente di buon senso,
quella che non manda giù tutto,
quella che non si vergogna di riconoscere
che non sa qualcosa o si è sbagliata.
Mi piace la gente che, nell’accettare i suoi errori,
si sforza genuinamente di non ripeterli.
Mi piace la gente capace di criticarmi
costruttivamente e a viso aperto: questi li chiamo “i miei amici”.
Mi piace la gente fedele e caparbia, che non si scoraggia quando si tratta di perseguire traguardi e idee.
Mi piace la gente che lavora per dei risultati.
Con gente come questa mi impegno a qualsiasi impresa,
giacché per il solo fatto di averla al mio fianco
mi considero ben ricompensato.
(Mario Benedetti)

lunedì 10 marzo 2014

Mario Benedetti

Facciamo un patto Compagna tu
sai
che puoi contar su di me
non fino a due
né fino a dieci
ma contare su di me. Se a volte
sentirai
che ti guardo negli occhi,
e una vena
d’amore riconosci nei miei,
non impugnare fucili
non pensar che
deliro.
Malgrado la vena
o magari perche’ esiste,
puoi contare su di me. Se altre volte
mi trovi
oscuro senza motivo,
non pensare che sono giù
puoi contare lo stesso su di me. Ma facciamo un patto:
Io vorrei contare su di te.
È così bello
Sapere che tu esisti,
Uno si sente vivo. E quando dico questo
voglio dire contare
anche fino a due
anche sino a cinque. Non perche’ tu corra
premurosa in mio aiuto,
ma per sapere
con certezza
che sai che puoi
contare su di me.
Mario Benedetti