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domenica 3 maggio 2020

Hannah Arendt

Nessuno che impari a pensare può tornare a obbedire come faceva prima,
non per spirito ribelle, ma per l'abitudine ormai acquisita di mettere in dubbio ed esaminare ogni cosa.
Hannah Arendt

martedì 4 dicembre 2018

Epistulae

Marburg, 21 febbraio 1925 

[…] Perché l'amore è un dolce fardello? Perché noi ci trasformiamo in ciò che amiamo, eppur restiamo noi stessi. Vogliamo dire grazie all'amato, ma non troviamo niente che sia sufficiente se non il dono di noi stessi. Così l'amore trasforma la gratitudine in fedeltà a se stessi e nella capacità di credere incondizionatamente nell'altro.

Martin Heidegger ad Hannah Arendt

Epistulae

Hannah Arendt - Martin Heidegger, Lettere 1925-1975 e altre testimonianze, 1998



Epistulae

Sì amor mio, i nostri cuori hanno messo radici l’uno nell’altro ed i nostri passi vanno in armonia. E quest’armonia niente può turbarla, anche se la vita va avanti. Questi sciocchi credono che fedeltà ci sia quando la vita attiva cessa e s’inchioda a Una persona. Costoro si privano non solo della vita comune, ma della vita come tale…”
Hannah Arendt a Martin Heidegger

Hannah Arendt

Il guaio del caso Eichmann era che uomini come lui ce n’erano tanti e che questi tanti non erano né perversi né sadici, bensì erano, e sono tuttora, terribilmente normali.
—  La Banalità del Male, Hannah Arendt

Hannah Arendt

Coloro che non sono innamorati della bellezza, della giustizia e della sapienza sono incapaci di pensiero.
Hannah Arendt

Hannah Arendt

"…la mia opinione è che il male non è mai ‘radicale’, ma soltanto estremo, e che non possegga né la profondità né una dimensione demoniaca. Esso può invadere e devastare tutto il mondo perché cresce in superficie come un fungo. Esso sfida come ho detto, il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, andare a radici, ed nel momento in cui cerca il male, è frustrato perché non trova nulla. Questa è la sua "banalità”… solo il bene ha profondità e può essere integrale.
Hannah Arendt 

sabato 28 gennaio 2017

Epistulae

Hannah,
ti saluto dalla “spiacevole distanza di tremila miglia” … l’abisso della nostalgia. Eppure ogni giorno sono felice che le cose siano così come sono. Ma molto spesso mi piacerebbe passare il pettine a cinque denti tra i tuoi capelli crespi, soprattutto quando la tua cara foto mi guarda dritto al cuore. Tu non sai che è lo stesso sguardo che brillava rivolto a me sulla cattedra – ah, era, è e rimane l’eternità, da lontano nella vicinanza.

Martin Heidegger a Hannah Arendt

venerdì 14 ottobre 2016

Hannah Arendt

La triste verità è che molto del male viene compiuto da persone che non si decidono mai ad essere buone o cattive.
Hannah Arendt

giovedì 29 gennaio 2015

Stasera in tv

Stasera alle 21.05 su Rai 3 sarà trasmesso "Hannah Arendt",film del 2012 diretto da Margarethe von Trotta.
Prodotto in Germania, Lussemburgo e Francia, tratta la vita della filosofa e teorica politica ebraico-tedesca Hannah Arendt, interpretata da Barbara Sukowa.
È uscito nelle sale italiane il 27 gennaio 2014, distribuito dalla Nexo Digital in occasione della Giornata della Memoria.

giovedì 16 gennaio 2014

Il senso dell'amicizia secondo Hannah Arendt

"L'amicizia è essere e pensare con la mia propria identità dove io non sono; non generica immedesimazione, né accattivante empatia, ma dal sé fare spazio all’altro, con il proprio concreto esistere intraprendere il viaggio politico e pubblico verso la diversità in me e fuori di me, accettando il cambiamento di ciascuno /a che ne deriverà”.
Hannah Arendt


"Vita Activa: la condizione umana" di Hannah Arendt

Con la parola e con l'agire ci inseriamo nel mondo umano, e questo inserimento è come una seconda nascita, in cui confermiamo e ci sobbarchiamo la nuda realtà della nostra apparenza fisica originale.Il fatto che l'uomo sia capace di azione significa che da lui ci si può attendere l'inatteso, che è in grado di compiere ciò che è infinitamente improbabile. E ciò è possibile solo perché ogni uomo è unico e con la nascita di ciascuno viene al mondo qualcosa di nuovo nella sua unicità. Di questo qualcuno che è unico si può fondatamente dire che prima di lui non c era nessuno. Se l'azione come cominciamento corrisponde al fatto della nascita, se questa è la realizzazione della condizione umana della natalità, allora il discorso corrisponde al fatto della distinzione, ed è la realizzazione della condizione umana della pluralità, cioè del vivere come distinto e unico essere tra uguali.
(Hannah Arendt, "Vita Activa: la condizione umana")



L'educazione secondo Hannah Arendt

L'educazione è il momento che decide se noi amiamo abbastanza il mondo da assumercene la responsabilità e salvarlo così dalla rovina, che è inevitabile senza il rinnovamento, senza l'arrivo di esseri nuovi, di giovani. Nell'educazione si decide anche se noi amiamo tanto i nostri figli da non estrometterli dal nostro mondo lasciandoli in balìa di se stessi, tanto da non strappargli di mano la loro occasione d'intraprendere qualcosa di nuovo, qualcosa d'imprevedibile per noi; e prepararli invece al compito di rinnovare un mondo che sarà comune a tutti.
Hannah Arendt (Linden, 14 ottobre 1906 – New York, 4 dicembre 1975)


La libertà di pensiero di Hannah Arendt in un film

Sarà nelle sale esclusivamente il 27 e 28 gennaio , in occasione della Giornata della Memoria,"Hannah Arendt", film del 2012 diretto Margarethe von Trotta, ricostruzione accurata della vita della filosofa, storica e scrittrice tedesca.