domenica 15 giugno 2014

Borges

Sento già la nostalgia di quel momento in cui sentirò la nostalgia di quel momento.
J.L. Borges

Sergio Endrigo (Pola, 15 giugno 1933 – Roma, 7 settembre 2005)

"La solitudine che tu mi hai regalato, io la coltivo come un fiore."
Sergio Endrigo - Canzone per te

Fernando Pessoa

"Debbono esserci isole verso il sud delle cose dove soffrire è qualcosa di più dolce, dove vivere costa meno al pensiero, e dove è possibile chiudere gli occhi e addormentarsi al sole e svegliarsi senza dover pensare."
—Fernando Pessoa

JORGE LUIS BORGES - CONGEDO

JORGE LUIS BORGES - CONGEDO
Si devono levare fra il mio amore
e me, trecento notti come trecento muri
e sarà il mare una magia fra noi.
Avremo soltanto ricordi.
Oh sere meritate con la pena,
notti con la speranza di guardarti,
campi della mia strada, firmamento
che io vedo perdendo...
Assoluta come un marmo farà
tristi altre sere la tua assenza.
(da Fervore di Buenos Aires, 1923 – Traduzione di Luciano Luisi)

Anna Frank (Francoforte sul Meno, 12 giugno 1929 – Bergen-Belsen, marzo 1945)

“…Ecco la difficoltà di questi tempi: gli ideali, i sogni, le splendide speranze non sono ancora sorti in noi che già sono colpiti e completamente distrutti dalla crudele realtà. È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’ intima bontà dell’uomo. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte il rombo l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità. Intanto debbo conservare intatti i miei ideali; verrà un tempo in cui forse saranno ancora attuabili”.
Anna Frank

Fernando Pessoa

“Non subordinarsi a niente, né a un uomo né a un amore né a un’idea; avere quell’indipendenza distante che consiste nel diffidare della verità e, ammesso che esista, dell’utilità della sua conoscenza.
Appartenere: ecco la banalità. Fede, ideale, donna o professione: ecco la prigione e le catene. Essere è essere libero.
No: niente legami, neppure con noi stessi! Liberi da noi stessi e dagli altri, contemplativi privi di estasi, pensatori privi di conclusioni, vivremo, liberi da Dio, il piccolo intervallo che le distrazioni dei carnefici concedono alla nostra estasi da cortile.”
Il libro dell’inquietudine
Fernando Pessoa

Non rinunciare a provare di fare quello che vuoi veramente fare. Dove c'è amore ed ispirazione non credo che si possa sbagliare.
Ella Fitzgerald (Newport News, 25 aprile 1917 – Beverly Hills, 15 giugno 1996)