mercoledì 5 febbraio 2014

Vivamente suggerito dal cenacolo

“A passo di tartaruga”, romanzo d’esordio di Rosario Centorrino, è la storia di una generazione di giovani  che ricerca l'assoluto, la verità  e la coerenza nelle loro vite paradossalmente per mezzo degli smarrimenti,  l'incoerenza, gli sforzi di entrare nel mondo adulto  delle convenzioni  sociali e del benessere .
Un'amicizia, dall’adolescenza all’età adulta, lega i tre personaggi del romanzo, Bea, Marco e Ale, la narratrice. Un’amicizia  che nel corso del racconto si rivela essere più forte dell'amore, più forte delle passioni, del denaro e della realizzazione personale. Un legame profondo nonostante le apparenti distanze, il non detto, i fraintendimenti. Amicizia vera e al contempo amore contrastato caratterizzano il rapporto tra i tre, che si allontanano in più situazioni senza  tuttavia perdersi mai. Il disprezzo per l’ipocrisia della società, l’avversione per la dura legge di mercato e l’anticonformismo di giovani idealisti sono alcune delle tematiche di cui lo scrittore tratta con grande abilità e maestria.
"A passo di tartaruga" è un libro che consiglio vivamente di leggere a coloro i quali amano le storie coinvolgenti, le emozioni forti, i frequenti colpi di scena, le storie imprevedibili, mai noiose e banali.

Gruppo '63

Foto di Gruppo '63 .
 Giuseppe Ungaretti (al centro) attorniato (da sinistra) da Elio PagliaraniFurio ColomboAntonio PortaFausto CuriCarla VasioNanni BalestriniEnrico FilippiniInge Feltrinelli.

Montale, Auto da fé

Tutto fa pensare che l'uomo d'oggi sia più che mai estraneo vivente tra estranei, e che l'apparente comunicazione della vita odierna − una comunicazione che non ha precedenti − avvenga non tra uomini veri ma tra i loro duplicati.
(Eugenio Montale, Auto da fé, 1966)


E se non puoi la vita che desideri...

E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un viavai frenetico.

Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.
(Constantinos Kavafis)



Saturno contro

Il problema non è accettare, è condividere.
-  Sergio (Ennio Fantastichini) in "Saturno contro" di Ferzan Özpetek



Viviamo in una rete di arabeschi - Flaiano

Appartengo alla minoranza silenziosa. Sono di quei pochi che non hanno più nulla da dire e aspettano. Che cosa? Che tutto si chiarisca? L’età mi ha portato la certezza che niente si può chiarire: in questo paese che amo non esiste semplicemente la verità. 
Paesi molto più piccoli e importanti del nostro hanno una loro verità, noi ne abbiamo infinite versioni. Le cause? Lascio agli storici, ai sociologi, agli psicanalisti, alle tavole rotonde il compito di indicarci le cause, io ne subisco gli effetti. E con me pochi altri: perché quasi tutti hanno una soluzione da proporci: la loro verità, cioè qualcosa che non contrasti i loro interessi.
Alla tavola rotonda bisognerà anche invitare uno storico dell’arte per fargli dire quale influenza può avere avuto il barocco sulla nostra psicologia. In Italia infatti la linea più breve tra due punti è l’arabesco.
Viviamo in una rete d’arabeschi.
Ennio Flaiano


Indro Montanelli

“Il sapere e la ragione parlano, l’ignoranza e il torto urlano.”

— Indro Montanelli


Simone de Beauvoir

Da bambina, da ragazza, i libri mi hanno salvata dalla disperazione; per questo mi sono persuasa che la cultura sia il valore più alto.
Simone de Beauvoir
 



"Spinario. Storia e fortuna" ai Musei Capitolini


Ai Musei Capitolini di Roma, dal 5 febbraio al 25 maggio 2014, saranno in esposizione 45 opere- tra  repliche e rivisitazioni antiche diffuse oggi nei musei europei e opere di età moderna e contemporanea, bronzetti, disegni e quadri - raffiguranti lo Spinario, opera di scultura che riproduce un giovane seduto mentre, con le gambe accavallate si sporge di fianco per togliersi una spina dalla pianta del piede sinistro.
Spinario. Storia e fortuna
5 febbraio - 25 maggio 2014
Musei Capitolini - Palazzo dei Conservatori
piazza del Campidoglio
inaugurazione 4 febbraio alle 18
martedì-domenica dalle 9 alle 20 (ingresso consentito fino a un’ora prima orario di chiusura)
biglietto integrato Mostra + Museo 13 euro (ridotto 11, ridottissimo 2 euro)


Accadde oggi


5 febbraio 1936: al teatro rivoli di New York viene proiettato in prima mondiale "Tempi moderni" di Charlie Chaplin.